“Largo al factotum della città”, arriva “Il Barbiere di Siviglia”
Secondo appuntamento, domani sera, 7 agosto, con il Bitonto Opera Festival.
Alle 21, nel Chiostro dell’Istituto Sacro Cuore di Bitonto, andrà in scena “Il Barbiere di Siviglia”, opera in due atti diGioacchino Rossini, su libretto di Cesare Sterbini.
Sul palco Maurizio Esposito (Figaro), Stefano Sorrentino (Conte d’Almaviva), Giovanni Guarino (don Bartolo), Lucia Conte (Rosina), Alessandro Arena (don Basilio), Idilia Annese (Berta) e Giuseppe Fieno (Fiorello).
La regia sarà curata dal maestro Antonio De Lucia. A dirigere l’Orchestra del Bitonto Opera Festival il maestro Luca Testa. Direttore del “Coro lirico giovanile – Città di Bitonto”, il maestro Anna Lacassia.
Costo del biglietto 15 euro. Apertura della porta d’ingresso alle 20,15.
Sarà possibile acquistare il tagliando per assistere allo spettacolo anche dal botteghino del Chiostro dell’Istituto Sacro Cuore, attivo a partire dalle 18,30.
Grazie ad una convenzione stipulata con l’Assessorato alla Mobilità Sostenibile del Comune di Bitonto, per gli spettatori sarà possibile usufruire del servizio gratuito del Park&Ride custodito in via Messeni, distante appena 300 metri dalla location dell’Istituto Sacro Cuore.
Il Bitonto Opera Festival, patrocinato dal Comune di Bitonto e dalla Regione Puglia, è organizzato dall’Associazione socioculturale “La Macina” e dalla “Raffaello Comunicazione”, in collaborazione con l’Associazione socioculturale “Coro lirico giovanile – Città di Bitonto”,Masseria Lama Balice e la testata giornalistica “da Bitonto”.
La trama
Atto I6
È notte e in una piazza di Siviglia, il conte d’Almaviva, insieme ad alcuni suonatori, dedica una serenata all’amata Rosina, già nelle grinfie del suo anziano tutore don Bartolo.
Il tentativo è vano e così il conte, conosciuto dalla giovane con il falso nome di Lindoro, chiede aiuto al barbiere Figaro. Il “factotum della città” gli suggerisce di fingersi giovane soldato ubriaco e gli procura un foglio in cui si attesta la temporanea permanenza in casa di don Bartolo.
Don Basilio, maestro di musica di Rosina, però, sa della presenza del conte a Siviglia e invita il tutore a calunniarlo.
Nel frattempo, Figaro informa Rosina dell’amore di Lindoro e le suggerisce di scrivergli una lettera. Don Bartolo scopre i due e, notando la mancanza di un foglio dal taccuino, striglia la giovane.
Intanto, come previsto, Lindoro nei panni del soldato ubriaco irrompe in casa, ma crea una tale confusione tanto da costringere i gendarmi ad intervenire. Il conte, però, si fa riconoscere dall’ufficiale che, con il suo commando, si pone sull’attenti, lasciando sorpreso don Bartolo.
Atto II
L’anziano tutore inizia a sospettare del giovane soldato, ma a palazzo arriva il maestro sostituto di don Basilio, don Alonso (in realtà, sempre il conte in un nuovo travestimento).
Frattanto, Figaro giunge in casa per far la barba al padrone e cerca di coprire la conversazione dei due giovani. Don Bartolo capta comunque le loro parole e caccia tutti.
Lo stesso fa credere a Rosina che Lindoro e Figaro vogliano solo prendersi gioco di lei e la convince a sposarlo. Chiamato il notaio, arriva don Basilio e, con una scala, fanno irruzione in casa anche il conte e Figaro. Il conte rivela la sua vera identità e confessa il suo amore a Rosina.
Approfittando poi della momentanea assenza del tutore, si serve della complicità del corrotto don Basilio e si sostituisce allo sposo. Gli amanti possono così coronare il loro faticoso sogno d’amore.